La gente vedrà che ho l’apparecchio acustico?
Oltre a offrire soluzioni ottimali alle perdite uditive, obiettivo principale dell’evoluzione degli apparecchi acustici è anche la loro piccola dimensione.
Oggi gli apparecchi possono essere invisibili allo sguardo.
La miniaturizzazione e la tecnologia permettono la costruzione e l’applicazione di apparecchi molto piccoli, praticamente invisibili quando indossati, pur mantenendo inalterate le prestazioni molto avanzate.
Come risolvere la sordità bilaterale?
Per sordità bilaterale si intende una perdita uditiva che coinvolge entrambe le orecchie, anche con gradi diversi.
In questi casi, va applicato un apparecchio acustico per ognuna delle due orecchie, regolato in funzione delle singole esigenze.
Solo così si può ristabilire il naturale “effetto stereo” dell’udito naturale.
Gli apparecchi di ultima generazione possono anche dialogare tra loro senza fili.
In questo modo offrono un bilanciamento perfetto della ricezione e forniscono una qualità audio finale di alto livello.
Quanto costa un apparecchio acustico?
Il costo di un apparecchio acustico include il costo del prodotto, dell’adattamento effettuato dall’Audioprotesista, l’assistenza, la manutenzione, i test audioprotesici eseguiti, la garanzia, gli accessori inclusi.
Il prezzo finale può essere ridotto grazie ad agevolazioni previste dalla legge per gli aventi diritto.
Il costo, proporzionale al grado di tecnologia e sofisticazione dell’apparecchio, è sempre vantaggioso, soprattutto pensando ai benefici che apporta in termini di qualità della vita.
Il Centro Acustico Italiano, per fornire ad ogni suo cliente la soluzione più adatta, offre molte alternative efficaci fra cui scegliere.
Tra queste, anche facilitazioni economiche, quali finanziamenti personalizzati con mini-rate a interessi zero e convenzioni mutualistiche per chi ne ha diritto. E ancora: permuta del vecchio apparecchio acustico e sconti speciali per pensionati INPS.
Quanto dura un apparecchio acustico?
Gli apparecchi acustici, se ben utilizzati e mantenuti, hanno una durata molto lunga.
Ciò, però, non significa che si può tenere lo stesso apparecchio per sempre. Infatti andrà verificata regolarmente l’evoluzione del proprio udito e valutato quale apparecchio risponde al meglio all’esigenza del momento.
Inoltre, anche se l’apparecchio può durare molti anni, andrà regolarmente sostituita la pila che lo alimenta.
La durata è inversamente proporzionale alle ore di utilizzo.
L’Asl passa gli apparecchi acustici?
Il Centro Acustico Italiano è iscritto all’albo dei fornitori ASL per convenzioni mutualistiche. Qualora l’utente abbia diritto alle agevolazioni, il Centro Acustico Italiano lo consiglia e lo assiste nell’espletare le pratiche necessarie.
Requisiti per ottenere la fornitura gratuita della protesi acustica:
- Hanno diritto alla fornitura gratuita i pazienti con ipoacusia, ma portatori anche di altre patologie certificate che raggiungano in cumulo 1/3 di invalidità (34%).
- Nel verbale di riconoscimento dello stato di invalidità con percentuale uguale o maggiore del 34% deve essere esplicitamente espressa la patologia “ipoacusia”.
- La fornitura dei presidi protesici è disciplinata dal Nomenclatore Tariffario, strumento previsto dall’art. n. 26 della legge 833, 23.12.1978. Esso è emanato come decreto del Ministero della Sanità, sentito il parere del Consiglio Sanitario Nazionale.
- La prescrizione dello specialista della ASL, o INAIL, redatta in conformità all’art. 4 del presente regolamento, deve scaturire da una valutazione clinica strumentale documentabile.
- Riconducibilità
- L’assistito può scegliere un apparecchio più sofisticato rispetto a quanto previsto dal Nomenclatore e sostenere il costo del conguaglio. Sono riconducibili gli apparecchi endoauricolari e retroauricolari con più di 4 regolazioni, ovvero che siano programmabili o digitali. Per gli apparecchi acustici devono essere trascorsi cinque anni dalla precedente fornitura.